Anime

Progetto: Andrea Branzi

Assistenti al progetto: Camilla Cermenati

Anno: 2024

Mostra: The new poetic activism 

Sede: ADI design museum

Anime è una collezione di 4 statuette in argilla esposta durante la mostra “The new poetic activism”.

Queste vogliono raccontare  la forza poetica espressiva all’interno del progetto: “Potremmo dire con una certa sicurezza che gli oggetti hanno un’anima; essi servono ma anche proteggono l’uomo e ne esorcizzano la solitudine, creando un delicato anello affettivo tra lui e il mondo più lontano e anonimo della città; come animali domestici (cani, gatti, uccellini) che sono presenti nelle case di Pompei come oggi nelle nostre. Nella sofisticata antichità classica come dentro
alle capanne africane, essi riproducevano con le loro forme zoomorfe, (fatte di piedini o teste di animali) la funzione di fedeli servitori; misteriosi ma rassicuranti presenze.
Come sistemi dunque di presenze “significanti”, gli oggetti hanno cominciato a acquistare un ruolo autonomo fin dal momento dell’espansione delle grandi civiltà; ma sappiamo che in realtà, già nelle caverne o nei deserti, essi hanno preceduto quelle civiltà come segni della ricerca umana di un “senso generale”, non solo dei gesti domestici ma anche delle tecniche costruttive. Quindi dobbiamo diffidare di chi pensa che esistano oggetti neutri: tutti gli oggetti hanno un’anima segreta. Il designer non deve operare per uccidere quell’anima, ma piuttosto deve darsi da fare per farla emergere e renderla visibile ”

Andrea Branzi, “Storia del Design Italiano”, Giunti, 2007

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