Neanderthal

Progetto: Andrea Branzi
Assistenti al progetto: Daniele Macchi, Francesca Bovalino
Anno: 2019
Galleria: Luisa delle Piane
Foto: Daniele Macchi

Collezione di modelli di sassi dipinti come nell’epoca di Neanderthal; quando l’uomo dipingeva misteriose figure di animali, di guerrieri, di fantasmi, dentro a grotte buie e inaccessibili, simili a un sogno notturno che nessuno poteva violare. Si trattava di messaggi affidati all’eternità più profonda; l’idea di futuro non esisteva, come non esisteva l’idea di passato, ma soltanto l’idea di un presente continuo.
Come era simile alla nostra la loro condizione di vita!
Come noi coinvolti in un processo di evoluzione di cui non si rendevano conto.
Noi abbiamo perduto la nostra memoria, racchiusa dentro un hard-disk, l’orientamento sostituito dai navigator, il nostro perimetro sociale sostituito dalle reti telematiche.
Se la legge di Darwin teorizzava che l’uomo discende dalla scimmia, vuol dire che l’uomo può tornare (per la regola della reversibilità) alla condizione animale; come condizione di massima libertà, massima modernità, massima sensibilità.
Come i nostri più antichi antenati, viviamo in un presente continuo, privo di presagi e di storia: dunque anche noi uomini di Neanderthal…

Andrea Branzi 2019

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