Heretical Design

Progetto: Andrea Branzi
Assistenti al progetto: Daniele Macchi
Curatela: Alberto Fiz
Anno: 2014
Sede: MARCA Catanzaro
Foto: Daniele Macchi

Con il termine “HERETICAL DESIGN” si indica una nuova e particolare categoria della cultura del progetto; una categoria che non fa riferimento né a una committenza né a una specifica tecnologia. Essa risponde piuttosto all’ urgenza di operare al di fuori delle normali pratiche professionali, vivendo direttamente una rifondazione radicale dei contenuti e delle ragioni del mio lavoro.
Questa categoria operativa è sempre esistita, soprattutto nel design italiano dove la ricerca e la sperimentazione indipendente hanno avuto una antica e nobile tradizione; in questo caso però non si tratta né di ricerca né di sperimentazione ma piuttosto a una affermazione tautologica del progetto che viene chiamato a confrontarsi con i temi della cultura antropologica, che si confronta con i temi reali della morte, della vita, della psiche, del sacro, della poesia e non soltanto con quelli della propria producibilità.
HERETICAL DESIGN ha dunque origine in un quadro storico nuovo e complesso, che niente ha a che vedere con la definizione di “industrial” che corrisponde a una antica funzione di supporto estetico alla produzione di serie.
Il quadro storico a cui mi riferisco è costituito dall’attuale universo globalizzato e della mondializzazione del capitalismo post-fordista; un mondo (come dicono i filosofi) che “non ha più un esterno”, sia geografico che politico.
In questo sistema dunque infinito ma non definitivo, illimitato ma con limiti di sviluppo, monologico ma non autosufficiente, il concetto di “sviluppo” trova grande difficoltà a individuare una direzione che non sia quella della semplice “espansione” e della pura “sopravvivenza”. Il “Progresso” (e con esso il progetto) come cammino lineare verso un orizzonte di emancipazione umana, in questa dimensione infinita ha perduto la sua stella polare, dentro una galassia congiante e avvolgente.

Andrea Branzi 2014

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